Caterina, nata ad Alessandria d’Egitto, figlia di nobili, si trovava nella sua città natale, durante i sacrifici alle divinità pagane per l’arrivo di Massimino. In quella occasione si presentò a lui, rimproverandolo per gli sprechi di animali per gli dei pagani, invitandolo altresì a riconoscere Gesù Cristo. L’imperatore volle il verdetto di cinquanta filosofi per conoscere il loro parere.
Essi ammutolirono di fronte al coraggio della fanciulla e, indignato, ne decretò la morte, non prima di essere stati convertiti. Massimino poi, respinto, condannò la fanciulla alla ruota aculeata. Una morte crudele, contrassegnata da numerosi eventi miracolosi, pronunciando parole di perdono per i suoi giustizieri e ripetendo più volte il nome di Gesù.