Fausto era un diacono vissuto tra la metà del III secolo e l’inizio del IV ad Alessandria d’Egittto nel periodo di maggior fermento cristiano. Essendo la città crocevia d’incontro di scienziati quali Euclide, Archimede e di letterati quali Aristofane e Teocrito, Alessandria divenne, nel II secolo, centro della cristianità.
Ma nel periodo romano, durante la persecuzione di Valeriano del 258, Fausto subì l’esilio e poi, dopo una vita errabonda, confessò la sua fede, subendo il martirio per decapitazione. Lo storico Eusebio tesse questo elogio a proposito di Fausto: ”Si è distinto nel confessare la fede….e vecchio, pieno di giorni e di virtù, ha consumato il suo martirio”.